Lo scopo del trattamento è duplice: eliminare il dolore e recuperare la funzione dell’anca.
Naturalmente prima di arrivare all’intervento chirurgico possono essere messe in campo trattamenti farmacologici, fisioterapici e norme igieniche quali la riduzione del peso corporeo e la eliminazione di lavori o sport pesanti.
Certamente però una volta comparsa una importante usura della cartilagine non è più ipotizzabile una rigenerazione spontanea del mantello cartilagineo e quindi il trattamento principe rimane la sostituzione protesica.
Il trattamento non chirurgico
- La terapia medica farmacologica è rappresentata dai farmaci antinfiammatori e antidolorifici; i farmaci condro integratori (acido ialuronico, glucosamine, etc…) non hanno dimostrazioni ed evidenze cliniche che ne dimostrino un effetto certo e fattivo.
- Il calo del peso corporeo può temporaneamente portare a una riduzione del dolore e rallentare l’evoluzione del danno articolare.
- Un programma fisioterapico può temporaneamente migliorare la funzione e il sintomo dolore; soprattutto può mantenere volume muscolare e funzione articolare in buone condizioni in preparazione all’intervento chirurgico.
Il trattamento chirurgico
1. Le osteotomie
La filosofia della osteotomia è quella di modificare la geometria dell’articolazione per ottenere un ripristino della biomeccanica e della funzione vicino alla normalità.
E’ una tecnica attualmente poco in uso che comunque ha goduto di ampi successi fino all’avvento della moderna protesizzazione, ma in mani molto esperte e con conoscenze dedicate in casi selezionati possiede ancora una sua validità.
2. La artroscopia dell’anca
Da alcuni anni questa tecnica tanto usata nel ginocchio,è stata applicata anche all’articolazione dell’anca. Permette una visione diretta su monitor dell’interno dell’articolazione con piccolissime aperture (un centimetro).
E’ adatta in casi selezionati per trattamenti mirati alla pulizia della cartilagine danneggiata, a correggere anomalie ossee di piccola entità ma non è una terapia risolutiva dell’artrosi dell’anca e comunque non adatta a ottenere miglioramenti sensibili del processo artrosico.
3. L’artroprotesi dell’anca
Corrisponde ad una sostituzione dell’intera articolazione eliminando la fonte del dolore e restituendo la funzione.
Premessa
Le domande piu’ frequenti poste dai pazienti al chirurgo ortopedico sull’argomento protesi d’anca sono:
- Se è proprio necessaria
- Quanto durerà
- Se l’intervento è impegnativo e doloroso
- Come sarà il postoperatorio
Nella trattazione che segue le notizie di anatomia, quelle relative alle modalità tecniche e chirurgiche ed infine le tipologie di trattamento postoperatorio potranno in maniera esauriente soddisfare tutti i legittimi interrogativi dei pazienti.
Oggi è comunque possibile affermare che i risultati di questa procedura chirurgica in mani esperte e in centri di adeguata eccellenza, siano ottimi.