L’anca è un giunto articolare e come tale è costituita da due ossa che si muovono tra loro; la testa (sferica) appartenente all’osso femorale, ruota nell’ ”acetabolo” o “cotile” (coppa cava) appartenente al bacino osseo.

Fig. 1 – Radiografia del bacino con reperi anatomici più importanti
L’anca è quindi un giunto sferico capace di ampio movimento ma anche nel contempo di una grande stabilità grazie al solido incastro della testa femorale nella cavità acetabolare del bacino.
Video 1:
A sinistra interruzione degenerativa del panno cartilagineo bianco dell’acetabolo e scopertura (giallastra) dell’osso sottostante. A destra testa femorale con degenerazione cartilaginea.

Fig. 2- Nell’anca l’incastro della testa femorale nell’acetabolo garantisce grande stabilità
Come tutte le articolazioni degli arti inferiori sottoposti al peso corporeo, è soggetta a pressioni elevatissime durante il suo funzionamento; è quindi indispensabile che la forma sferica della testa e quella della cavità acetabolare rimangano sempre perfettamente congruenti e soprattutto rivestite dalla ricopertura cartilaginea (spessore da 3 a 5 mm) che garantisce lo scorrimento di due superfici lisce e ben lubrificate dal liquido articolare.

Fig. 3 – Mantello cartilagineo testa femorale
Quando il delicato equilibrio entra in crisi, le superfici cartilaginee si erodono fino a scoprire l’osso sottostante, l’anca diventa dolorosa e rigida portando ben presto alla zoppia e a una limitazione del movimento.